Siamo alle solite. E’ una cosa mia.
Da sempre l’affermazione “Si fa così“, con tutte e sue pregevoli argomentazioni storiche: “Si fa così perchè si è sempre fatto così“, o sociali: “Si fa così perché tutti fanno cosi” oppure addirittura tautologiche: “Si fa così perchè… si fa così” mi provoca pulsioni omicide.
Nonché l’incoercibile necessità di fare tutto il contrario… per sopravvivenza.
Peraltro oramai, passata una certa, non c’è quasi più nessuno che si arrischi a dirmi questa cosa.. ma ho talmente interiorizzato i rompicoglioni che mi parte un dibattito tutto interno: Si farebbe così: ma ci vuole un sacco di tempo. Ma si è sempre fatto così: eh si vede che avete tempo da perdere. Ma quelle brave fanno così… e si vede che c’è un sacco di gente che ha un sacco tempo da perdere!!.
E’ evidente che non sto tanto bene; ma la blusa è venuta un incanto.
Ecco il tutorial su come non si fa una blusa, che però funziona a meraviglia.
E con un sostanziale risparmio di tempo utilizzabile per le seghe mentali.
Avvertenze: per non farsi mancare nulla nel modello della blusa ci sono le pence nel fianco, lo scollo è rifinito con una paramontura e il giromanica con lo sbieco. Tutto fatto a occhio, memoria e fortuna. Mi sto superando.
Occorrente
- Stoffa 1.5m
- Metro, forbici, gesso, spilli.
- Macchina da cucire
Disegniamo la traccia (o il cartamodello) della blusa.
Inciso: io, i cartamodelli, non li faccio quasi mai. In questo progetto era quasi impossibile farne a meno. Ma dato che tendo pericolosamente all’anarchismo non l’ho fatto comunque. Il massimo del rigore metodologico che mi impongo, quando proprio non vado direttamente ad occhio è prendere le misure e creare un modellino in scala, che poi riporto nei suoi punti principali, direttamente sulla stoffa. In quanto laica, ho massimo rispetto per libertà altrui pertanto se voi il cartamodello proprio lo volete fare non vi giudicherò.
Questo lo schema da riportare sulla stoffa piegata in quattro.
Le misure da prendere sono le seguenti (considerare sempre 1cm per le cuciture, 2-3cm per l’orlo e 1/2cm al giromanica e allo scollo):
- A 1/4 circonferenza seno
- B 1/2 ampiezza scollo
- C Larghezza spalla (dall’attaccatura del collo all’attaccatura della manica)
- D 1/2 ampiezza spalle (da manica a manica)
- E altezza scalvo (dalla spalla all’ascella)
- F lunghezza desiderata (misurate o fate misurare dall’attaccatura del collo dietro)
- G 1/2 ampiezza massima alla base (dipende dalla lunghezza desiderata)
Passo a passo riportiamo le misure della blusa sulla stoffa:
- Cominciando dalla piega segniamo in alto 1/2 ampiezza del collo; segnate sulla piega anche la profondità dello scollo sia dietro (2cm) sia davanti (10cm);
- Poi segniamo la meta dell’ampiezza delle spalle;
- La distanza tra questi due punti risulterà inferiore alla misura della vostra spalla (C). Questo dà l’inclinazione della spalla. Ecco come fare: puntate il metro alla fine sello scollo e ruotatelo finché la misura della spalla non sarà perpendicolare al punto (D). Tracciate la linea della spalla;
- Per lo scalvo maniche tracciate prima una linea verticale in corrispondenza della fine della spalla ed una orizzontale corrispondente all’altezza dello scalvo manica;
- Segnate l’incrocio e stontate.
Il correttore automatico sostiene che stondare non esista e me lo sottolinea fastidiosamente in rosso. Io sono una persona pacata ma odio essere corretta, soprattutto a sproposito. Toh!
stondare
[ston-dà-re] (stóndo)
v.tr.
Arrotondare, smussare; conferire una forma tondeggiante: s. la scollatura di un vestito; un ripiano con gli spigoli stondatiCopyright © Hoepli 2011
E che non succeda più.
Pronti attenti via, tagliate.
Chiaramente tagliate lo scollo in corrispondenza del segno che avete fatto per il dietro. #chettelodicoaffare.
(Voi non sapete quante magliette ingiustificatamente scollate dietro ho fatto, l’importante è sostenere sempre che sia una cosa voluta e mettere un foulard che ad una certa la cervicale soffre).
Separate le due parti e continuate su quella “disegnata” che sarà il davanti. Su questa tagliate lo scollo a 10cm e fate un taglio di altri 10cm in corrispondenza del centro, aiutandovi con la piega.
Mi fermo qui perché vi vedo stanche. Vi do appuntamento nel weekend per la spiegazione del taglio delle pence e della confezione. Stay tuned.
Grazie
Grazie a te per avermi letto. Non perderti il post sulla confezione che uscirà presto. Ciao
Sono capitata su questa pagina per caso e devo dire che mi hai fatto morire dalle risate in due righe! Complimenti anche per il tutorial…adesso vado a leggermi il resto.
Ma grazie! ?? Mi fa molto piacere.
Ciao sei fortissima, la penso assolutamente come te. Questo è un lavoro adatto alle principianti? Vedo che prendi la misura delle spalle per me sarebbe molto importante avere delle magliette che tengono conto di questa misura. Ho poco seno, busto molto magro ma spalle sportivone e non riesco più a trovare nulla che mi calzi da tempo, mi sta tutto stretto sulle ascelle ed è una sensazione che non sopporto. Per questo vorrei cominciare a fare da sola. Pensi possa essere un capo adatto a me?
Ciao Bea, intanto grazie. Rispondo per quello che posso (ricordo che sono una principiante anche io, eh..) Il progetto è adatta ad una principiante con un minimo di esperienza con la macchina da cucire (basta saper tenere il lavoro e andare mediamente dritte); per le principianti assolute (mai fatto neanche un orlo) consiglio di partire dalla maglietta http://wp.me/p7yWmm-2c.
Per quanto riguarda questo top credo che si possa adattare benissimo alla tua fisicità: probabilmente, avendo poca differenza tra torace e seno avrai bisogno di fare una ripresa più piccola. Scegli un tessuto non troppo rigido e fai una prova con della carta o con un vecchio lenzuolo per capire se il giromanica è corretto. Applica tutte le correzioni che ritieni opportune. Poi fammi sapere come è andata. Ti abbraccio.
Confermo che sei simpaticissima rido a lacrime perche mi ci vedo pure io siamo a specchio ???
Ciao! Devo dire che è il primo blog che mi ha fatto ridere, ma ridere di gusto! Devo provare le tue creazioni! Ah per inciso, io la scuola per sarta l’ho fatta, poi non ho cucito per anni, ma a differenza di te senza un cartamodello super dettagliato non riesco a fare nemmeno una sciarpa rettangolare, in lino rigido a righe?proverò le tue creazioni. Grazie per questa ventata fresca. Manuela