Ma neanche io.
O meglio, per come lo faccio io, l’orlo, ti assicuro che li sai fare anche tu.
Adesso ti faccio vedere.
Una doverosa premessa
Fare gli orli è una palla cosmica: appena qualcuno si rende conto che sai cucire o che non sai cucire ma hai una macchina da cucire da 4 giorni e hai fatto un portatovaglioli con le cuciture tutte storte arrivano orde di amici, parenti, vicini di casa che cerca di appiopparti i propri pantaloni da accorciare. La soluzione in questo caso è reindirizzarli cortesemente alla sartoria cinese più vicina.
Seconda premessa
Ma come è possibile che ci sia tutta sta gente che deve accorciare i pantaloni!? Case di moda in ascolto: facciamo uno studio, un focus group, controlliamo le statistiche. Non potrebbe essere che la gente sia nettamente più bassa di quanto crediate? Sennò non si spiega.
Terza premessa
Se il pantalone non è dritto, cioè dal ginocchio in giù l’ampiezza della gamba si riduce di molto verso la caviglia o al contrario si allarga il pantalone NON SI PUÒ accorciare di oltre un paio di centimetri, per due ordine di motivi. In primo luogo perché il suddetto orlo è devastante da fare: le circonferenze da cucire sono diverse, a volte molto diverse, si creeranno piegoline e bitorzoli vari. E se anche agendo un pochino sul pantalone si riuscisse a raffazzonare la cosa, l’orlo dovrà essere per forza di cose basso basso quando magari quello originale era di 4 centimetri, ti troverai sostanzialmente con un pantalone differente da quello che avevi scelto. E soprattutto perché il cartamodello prevede un ginocchio. Se tu accorci il pantalone di 6 centimetri ti troverai il ginocchio al livello del tuo stinco. Tutte le linee saranno sbagliate e il pantalone non potrà mai vestire bene. Se puoi comprati dei pantaloni (e dei vestiti in generale) che ti stiano bene e che non necessitino di troppo maneggiamenti altrimenti ti assicuro che è più semplice farseli.
Detto questo, se l’alternativa è andare in giro con quegli odiosi risvoltini vediamo di fare questo benedetto orlo.
Per prima cosa provati i pantaloni con le scarpe più alte con cui conti di indossarli e fatti mettere uno spillo da qualche anima buona, basta uno sopra il tacco e basta una gamba: non metterti adesso a cercare di fare combaciare le lunghezze perché non serve a niente.
Rivolta i pantaloni sul rovescio e raddrizza il risvolto in modo che sia uguale su tutti i lati e solo a questo punto risvolta anche l’altra gamba e cerca di allineare il tutto.
A questo punto fissa bene la piega con il ferro da stiro.
Misura l’altezza dell’orlo originale e se valgono i presupposti di cui sopra, per riprodurlo uguale calcola il doppio.
Distendi la gamba e segna la misura del doppio dell’orlo al di sotto della piega. blocca le gambe ben allineate una sull’altra con uno spillo e taglia senza pietà.
Adesso seguimi, piega l’orlo facendo combaciare il taglio grezzo con la piega stirata
e poi rivolta il tutto verso la gamba. Metti uno spillo e continua sul dietro e sull’altra gamba.
Continua finché non avrai fatto tutto il giro.
Ora è giunto il momento di andare alla macchina da cucire.
Per il pantalone dell’esempio ho scelto il punto triplo per imitare il punto catenella dell’orlo jeans, ma tu verifica le altre cuciture del pantalone e cerca di imitare quanto più possibile il colore del filo e il tipo e la lunghezza del punto. Se è possibile liberare il braccio della tua macchina da cucire fallo e cuci sul rovescio, altrimenti rivolta il pantalone dal dritto e cuci all’interno della gamba (strategia da utilizzare anche in caso di polsi e caviglie molto stretti, come quelli dei bambini).
Siccome nella vita è importante sapersi arrangiare con quello che si ha, ma quando si è attrezzati è meglio, ti consiglio di usare il piedino da orlo invisibile, non per lavorare sulla piega che serve in quel caso, ma semplicemente come guida. Appoggi la guida sul bordo dell’orlo, giri la vite finché l’ago non arriverà a circa 2 millimetri dal bordo e a quel punto andare diritto sarà una passeggiata.
Inoltre nel caso di jeans o altri tessuti spessi ti consiglio insistentemente la soletta per jeans. Ti risparmierà punti lunghi o troppo corti, filo spezzato millemila volte e conseguente turpiloquio. Per sapere come usarla leggi questo post.
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Altri tipi di orlo li trovi in giro per il blog. Ti segnalo questi due, assieme all’orlo semplice descritto in questo post , costituiscono una cassetta degli attrezzi di base che ti permettono di approcciare praticamente tutti gli orli sui tessuti non elastici di spessore medio.
Marika sei fantastica! Amo il cucito ma ancora di più il tuo modo geniale e ironico di insegnare ..continua cosi!!