Siete pronte per la prova costume? Io ricordo che lo fui, mi pare fosse, il lontano 1992. Era l’ultima estate passata interamente in spiaggia, Jovanotti cantava “Quando sarai lontana” ed entrava in vigore il Trattato di Mastricht. Allora ero convinta di essere grassa (a dire la verità c’era chi non perdeva occasione di dirmelo) ma in realtà ero più concentrata sulla strage di Capaci che sulle mie cosce tornite. Le modelle di allora erano anoressiche e la Dove non faceva le pubblicità con le donne dotate di culo. Ma per fortuna anche allora avevo un cervello, a differenza di chi si occupava delle mie cosce mentre saltavano per aria le autostrade.
Qualche anno dopo le mie cosce sono in condizioni nettamente peggiori e io me ne curo esattamente come allora. E non mi è mai saltato in mente di paragonare il mio didietro con quello vero e finto di una modella su un settimanale femminile, forse perché non li leggo. Ma ora va molto di moda parlare di body shaming indotto dalla pubblicità, dal contesto e dalle altre donne e da photoshop. Io che me ne ero accorta tempo fa, mi sento di andare contro corrente e di sostenere che la cultura, lo studio e il buon senso valgano più di molte campagne. Peraltro con un unico sforzo si vanno a risolvere una miriade di problemi anche molto distanti tra loro. Ma io sono qui per fare vestitini non per dare lezioni… pertanto eccovi il tutorial.
E infatti, in occasione della prova costume (occasione mancata come al solito) ho prodotto un copri costume che metta in evidenza il decolleté e che mimetizzi cellulite e rotolini. Perchè il suo scopo è quello di portare l’occhio dove vogliamo noi non certo di coprire o nascondere proprio nulla. E poi levatevelo e fate un bel tuffo.
Kimono Dress: il copricostume
Il Kimono Dress improprio è un abitino con scollo incrociato e maniche a kimono; taglio a impero; gonna svasata con pieghe asimmetriche ed elastico in vita. Riuscite a pensare a qualcosa di più comodo e rassicurante (fatta eccezione naturalmente per i pantaloni della tuta)?
Disegno del corpino kimono – il dietro
Il corpino con lo scollo incrociato e le maniche a Kimono è disegnato a partire da una t-shirt attillata. Segnate il sottoseno o una vita alta per ottenere un taglio a impero.
- Poggiate la maglietta piegata a metà (e ripiegata della lunghezza desiderata) sulla stoffa in doppio;
- Utilizzate la forma della maglietta per disegnare una manica a kimono (fate riferimento all’immagine) ;
- Allargate lo scollo di un paio di centimetri;
- Tagliate lasciando un centimetro scarso di margine di cucitura e due alla manica
Disegno del corpino kimono – il davanti
- Aprite il dietro e usatelo per disegnare i davanti sulla stoffa in doppio. Fate in modo che i davanti siano almeno 10cm più larghi del centro dietro;
- Unite il punto di congiunzione tra lo scollo e la spalla con la vita tracciando una linea curva un po’ a cuore;
- Appuntate i due davanti sul dietro.
Unire le spalle
Con la tagliacuci se l’avete oppure con il punto overlock o in mancanza di meglio con lo zig zag.
Rifinire lo scollo
Grazie alla mia produzione seriale di magliette per l’Uomodellamiavita ho perfezionato (chiaramente a sue spese) le tecniche di lavorazione del jersey formulando quello che secondo me è l’orlo migliore ottenibile con i miei poveri mezzi. L’espediente è semplice: prima rifinisco con la tagliacuci e poi faccio l’orlo con l’ago doppio. I vantaggi sono una cucitura esteticamente pulita ed elastica che imita il punto di copertura fatto con la macchina apposita. Inoltre, cucendo poi con l’ago doppio sul dritto, quel minimo di spessore dato dall’overlock della tagliacuci aiuta a cucire nel punto giusto quindi ad evitare di prendere troppa stoffa e dover poi rifilare o peggio di “scendere” dall’orlo e lasciare il buco.
Con questa tecnica ho rifinito il bordo dello scollo. Senza la tagliacuci fate un semplice orlo con l’ago doppio.
La gonna
Precisazione: salvo qualche eccezione le produzionimproprie non danno misure. Propongono tecniche, schemi e idee assolutamente generici che vanno personalizzati, adattati e modificati. Per i cartamodelli fatti bene ci sono altre ben più qualificate fonti.
Quindi, per i teli gonna, ritagliate due rettangoli della lunghezza desiderata e più larghi della vita (quanto più larghi dipende da quanto volete ampia la gonna).
Svasate i lati della gonna.
- Chiudere i davanti e fissare con degli spilli;
- Appuntare un telo gonna rispettivamente sul davanti dritto contro dritto creando a piacere pieghe;
- Ripetere la stessa operazione con il dietro.
- Arricciare leggermente in corrispondenza dei fianchi.
Cucite.
(Occhio a non fare danni con gli spilli se usata la tagliacuci, mi raccomando).
Unite i fianchi dritto contro dritto e cucite.
Orlate il fondo e le maniche come vi ho spiegato.
Ora, a volersi accontentare, il vestito sarebbe pronto. Con una cinturina a segnare il punto vita sarebbe perfetto. Ma io, che sono acida e insofferente, le cinturine le odio, e preferisco pertanto perdere un pomeriggio per mettere un elastico in vita totalizzando almeno tre tentativi e rischiando di rovinare tutto.
Se siete persone equilibrate potete fermarci qui. Vi saluto caramente e vi do appuntamento al prossimo post.
Se invece siete delle esaurite come me continuate a leggere e vi mostrerò l’ultimo passaggio omettendo, per brevità e per decenza, tutti gli strafalcioni precedenti.
Cucire un elastico nella cucitura utilizzando la tagliacuci ma senza il piedino apposito…
PESSIMA IDEA COMUNQUE
- Posizionate il differenziale sulla posizione “arricciatura” di modo che venga caricata una quantità maggiore di stoffa sotto l’elastico;
- Inserite l’elastico nella fessura del piedino se ci sta, altrimenti fatelo passare sotto normalmente;
- Cucite qualche centimetro sull’elastico;
- Posizionate la stoffa in corrispondenza della cucitura del punto vita di prima e cucite un pezzetto per volta tenendo LEGGERMENTE tirato l’elastico. Se esagerate vi trovate un groviglio simile ad un cavolfiore.
Fatto questo sovrapponete le estremità dell’elastico e fissatele bene con lo zig zag a tre punti della macchina da cucire. Ottenendo questo scempio.
Ecco il vestitino in tutto il suo splendore.
Sew you soon.
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Buongiorno e grazie! Anche io sto combattendo con una serie di maxi dress con arricciatura e non, e come al solito mi hai rincuorato! Buona giornata e buon mare!
Grazie Liliana. Sono felice che qualcuno condivida il mio struggimento. Buon proseguimento!!
Sempre unica Marika!
Grazie Viola! Troppo cara.
Questo è fantastico.. E non parlo solo del kimono..
Grazie amica. E non parlo solo del commento.
Bellissimo! Secondo me si può mettere tranquillamente per uscire, non solo in spiaggia. Penso che lo farò con un bel tessuto fantasia! Bello anche il post in generale, non solo l’abito. ?
Grazie Melania!
Geniale!
Lo inserisco nella mia infinita to do list!
arrivo qui per idee da cucire e mi trovo in un mondo uguale al mio! il Bello del webbe! ovviamente non alludo minimamente alle cosce tornite dal lontano e triste ’92…Grazie di esistere e resistere : )
Ma che cosa bella che mi hai scritto. Torna a trovarmi!
Sei una grandeee!!!!!!
Simpaticissima e spiegazioni accurate!!!!!
Grazie!
Simpatica e geniale, nonchè intelligente.Questo metodo di produrre vestiti degni di una
sfilata, sono il mio cavallo di battaglia che ho nominato” vestina da bambola”.In ricordo degli abitini per le Barbi delle mie bambine che confezionavo in tutta fretta e in sicurezza.Mi esalta non essere la sola improvvisatrice e saluto caramente l’esplosiva Marika