Infodemia e cappello a padella

Il primo progetto di questo 2021 (che ce la sta mettendo tutta per farci rimpiangere il pur efficace 2020) è un tutorial di cucito facile e veloce per un cappello di lana o di  pile tipo basco. 

Parafrasando Luttazzi, questo post andrà in onda in versione ridotta per venire incontro alla  mia conclamata infodemia attualmente acuita dalla crisi di governo. Per dirla chiara: ci sono troppe maratone e approfondimenti politici e retroscena e marcodamilano per potersi concentrare a dovere su un progetto serio. Quindi comincio l’anno a stravolgendo da subito il calendario editoriale appena fatto, che prevedeva per oggi un post complicatissimo con millemila foto e pdf scaricabile, per mostrarvi un modello di cucito adattissimo alle principianti: il cappello. 

Premetto che personalmente odio cappelli, berretti, cuffie, coppole, cappucci ed ogni altro copricapo anche etnico che possa venirvi in mente, anche se, di per sé, l’oggetto “cappello” non mi ha mai fatto niente di male. Tuttavia ogni volta che ho la malaugurata idea di provarne uno il mio accompagnatore, quale che sia, mi scoppia ridere in faccia senza ritegno. Non è una premessa incoraggiante, converrete. Aggiungete che mal sopporto, proprio fisicamente, accessori e orpelli non strettamente essenziali.

Purtroppo però a queste latitudini accade che nevichi e l’età mi impedisce ormai di andare in giro con i capelli bagnati a meno tre. Pertanto  mi sono rassegnata a farmi un cappellino in pile (un paio, a dirla tutta) da tenere per le emergenze nevose nella speranza di non doverli usare. 

infodemia e il cappello a padella

Ho recuperato un modellino semplice tipo basco (o anche tipo “padella”) che si costruisce con una misura sola e la formula della circonferenza.

Il raffinato modello “ cappello a padella” si presta benissimo come progetto di riciclo creativo e di cucito sostenibile essendo una benedizione per smaltire ritagli di lana o peggio di pile che occupano uno spazio spropositato ma non sono sufficienti per farci un tubo oppure, ancora meglio, per il riciclo creativo (Pinterest lo chiamerebbe upcycling) di vecchi maglioni magari infeltriti, magari fuori moda, magari rossi con le renne.

Disegno e taglio del cappello a padella

Questo cappello è fatto di due dischi e una striscia: non faccio il cartamodello mettendomi fin d’ora nella rivoluzionaria disposizione d’animo che possa non venire perfettamente tondo. 

parti del cappello tipo basco
  1. Prendete la misura della circonferenza della vostra testa passando il metro dalla nuca alla fronte e dietro le orecchie;
  2. Tagliate nella stoffa che avete scelto una striscia lunga quanto la vostra circonferenza (aggiungendo due centimetri per il margine di cucitura) e alta 8-10 cm (o anche di più) a seconda di quanto desiderate si alata la fascetta attorno alla testa, tenendo conto del margine di  cucitura e del fatto che va cucita doppia. Ad esempio con una striscia alta 8 cm otterrete una fascetta di 3 cm;
  3. Sovrapponete due strati di tessuto che della misura di almeno 30 cm di lato e piegateli in 4. Se il tessuto fosse troppo grosso per le vostre forbici potete fare uno strato alla volta;
  4. Partendo dall’angolo centrale segnate sul lato la misura del raggio della circonferenza della vostra testa. Per calcolarlo potete cercare i quaderni delle medie, leggere il post sulla gonna a ruota oppure fidarvi di me e dividere la misura della circonferenza per 6. Usando il metro come compasso segnate la misura del raggio tante volte partendo dall’angolo centrale, spostandovi mano mano fino a formare un arco;
  5. Sempre a partire dallo stesso angolo aggiungete sul lato 5-6 cm a seconda di quanto volete grande “la padella” e usando lo stesso sistema create un nuovo arco più grande;
  6. Se avete i due strati insieme tagliate SOLAMENTE lungo l’arco più grande. Dovreste trovarvi con due dischi uguali; separateli; piegate in 4 quello con il segno del gesso e tagliate lungo l’arco più piccolo. Otterrete una ciambella. Se avete fatto il lavoro solo su uno strato, prima di tagliare via il buco della ciambella, usate il disco per ricavarne un altro identico.
stoffa piegata in 4
disegnare l'arco della circonferenza usando il metro
tagliare la circonferenza esterna del cappello

Confezione del cappello a padella

Avrete già capito che non si tratta di un’operazione di cucito sartoriale di particolare raffinatezza. La scelta della macchina e della tecnica la lascio alla vostra esperienze e/o voglia di sperimentare. Il pile e il feltro li potete cucire a macchina con un punto dritto, la lana chiede uno zig zag piccolo e magari il piedino apposito e poi rifinite i bordi con l’overlock. Se avete la tagliacuci buttate tutto li sotto.

  1. Sovrapponete i due dischi dritto contro dritto e cucite tutto intorno la circonferenza;
  2. Cucite le estremità della striscia ad anello (dritto contro dritto) con una cucitura a 1 cm dal margine;
  3. Piegate la striscia in doppio nel senso dell’altezza rovescio contro rovescio e segnate con gli spilli o le mollette da tessuto i 4 quarti;
  4. Segnate i 4 quarti anche tutto attorno la circonferenza del buco centrale;
  5. Fissate con le mollette la fascetta sul dritto del cappello facendo combaciare le marcature, cercate di far combaciare bene la linea curva del cappello con la linea retta della fascetta, un pezzetto per volta aiutandovi con gli spilli;
  6. Cucite la fascetta attorno al buco.
confezione del cappello
fascetta del cappello
fissare la fascetta al cappello
unire fascetta e cappello

Il cappellino c’è, la foto ridicola anche: se scoppiate a ridere va bene, tanto non vi vedo. Ora vado a vedere su La7 chi c’è in collegamento che sento  i sintomi della crisi di astinenza.

cappello finito
io con il cappello

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tutorial cappello produzionimproprie

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7 commenti

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  1. Molto carino, in previsione di ulteriori freddo e neve quasi quasi ci provo.
    Secondo te, un jersey di lana double face al posto del pile potrebbe andar bene lo stesso?

    (p.s.: mi spiace contraddirti, ma oltre a essere carino, ti sta benissimo)

  2. Molto carino, molto “francese”, gran bella idea. Da fare. Del resto è un must nel guardaroba di chi abita in regioni dove l’inverno si fa sentire! Ti sta molto bene, ma il merito è più del soggetto che del cappello!

  3. Ciao Marika, intanto grazie per questo tutorial (e per tutti i tuoi post in generale)! Mi sono fatta un cappellino l’anno scorso e ne ho appena finito un altro oggi, in entrambi i casi con una stoffa tipo punto Roma o punto Milano, con fodera interna di maglina (così ho recuperato un po’ di avanzi di stoffa! :D). Ti volevo chiedere se secondo te questo modello funziona anche con della stoffa non elasticizzata. Ho un avanzo di lana che mi è rimasto da una gonna cucita l’anno scorso e mi stavo domandando se farci il terzo cappellino. Grazie mille fin da ora!