Diciamocelo con chiarezza una volta per tutte: cucire è il meno. Del processo produttivo che porta ad un qualsiasi oggetto cucito, dalla pochette porta-mascherina al tailleur foderato il momento in cui si sta fisicamente alla macchina da cucire è solo una piccola parte del tutto, per essere più precisa butterei lì un 25% scarso il resto sono un’infinità di cose che vanno fatte PRIMA di cominciare a cucire.
Il resto è pigro oziare su Pinterest in cerca di idee; elucubrazioni relative al cartamodello (lo cerco, lo compro, lo faccio, non lo faccio e tento la fortuna): ravanamenti nel deposito stoffe personale domestico oppure shopping compulsivo di tessuti nel nostro negozio di fiducia oppure on line. E qui se ne è andato un sacco di tempo e siamo solo alla progettazione, neanche abbiamo cominciato.
Quando poi ci si mette di buzzo buono, bisogna ricalcare questo maledetto cartamodello, districandosi una buona serata tra carta velina che si strappa a guardarla, matite, pesetti più o meno di fortuna e luci e trasparenze e colori indistinguibili e puntopuntopunto, lineapuntolinea, puntolineapunto. L’alternativa del cartamodello da stampare prevede assemblamenti con lo scotch e conseguenti ondine fastidiose e lunghe sessioni di ritaglio comodamente sedute sul nudo pavimento. E c’abbiamo un età.
Ti è passata la voglia, eh?
Quando finalmente posizioniamo il cartamodello sul tessuto che abbiamo preventivamente bagnato, steso e stirato e mettiamo mano alle forbici pare di vedere la luce in fondo al tunnel mi siamo solo all’inizio. Io personalmente ormai evito come la peste i cartamodelli senza margine di cucitura oppure, se costretta, segno qualche punto qua e là come riferimento per la distanza e taglio direttamente. Sono tuttavia consapevole della procedura standard che prevedrebbe di tracciare con il gesso tutte le linee di cucitura e i margini, cosa perfettamente inutile. Dei punti molli mi rifiuto di parlare.
Prevedo blande polemiche su queste mie affermazioni. Ci sarà sicuramente qualcuno che dice che quando una decide di fare una cosa fatta a mano non si deve guardare l’orologio perché vuoi mettere la soddisfazione dell’assoluta perfezione di un sottopentola coi gufi fatto in sei settimane? Io però metto le mani avanti e rispondo che non cucio per passare il tempo (anche se mi piace da morire) ma produco quasi tutti gli abiti che indosso e qualcosa anche per l’Uomodellamiavita e il Nano, per il resto lavoro (il lavoro vero, quello in ufficio e con lo stipendio), curo il blog fra scrittura, foto, studio, manutenzione e cazzi e mazzi vari e talvolta, pandemia globale permettendo, tendo anche a vivere. Se dovessi fare le cose come dio comanda girerei in mutande fino al 2024.
Ovviamente se appartenete al team perfezioneatutticosti e siete qui per colpa di google mi auguro che il post possa esservi comunque utile, se così non fosse non è necessario che me lo facciate sapere.
Da parte mia vorrei dare il mio umile contributo alla causa del sbrighiamoci più in fretta possibile condividendo la mia check list delle cose da fare e da controllate prima di cominciare il lavoro, con lo scopo di evitare quanto più possibile inconvenienti, rogne e intoppi vari.
Punto 1 – il piano di lavoro
Sia che la vostra postazione di cucito sia il tavolo della cucina o la scrivania dello studio e che dobbiate tirare fuori macchina, cestino del cucito, stoffe eccetera, sia che la postazione di cucito sia fissa (come la mia) ma dobbiate comunque sgombrarla della corrispondenza della settimana, mascherine, cellulari in carica, panni da rammentare e un paio di gatti; prendetevi un momento per predisporre il piano di lavoro e tutta la strumentazione necessaria, per mettervi accanto asse e ferro da stiro e magari per scegliere Playlist o audiolibro per il sottofondo.
Punto 2 – preparate le parti da cucire
Preparate le parti da cucire che avete tagliato dal cartamodello. Riportate tacche, riferimenti di pence e tasche e tutti i riferimenti utili presenti sul cartamodello con il metodo che preferite (io alterno gesso e spilli, valutate sempre le alternative agli obsoleti punti molli).
Punto 3 – preparate la macchina
Posto che avreste dovuto farlo al termine dell’ultimo progetto ma immagino che sarete state devastate dalla fatica, facciamo che non vi ho visto e correte a farlo ora. Pulite la macchina (compreso il crochet e le griffe di trasporto) da polvere, fili e pelucchi.
Sostituite l’ago con uno nuovo e adatto al tessuto. Sì, stenterete a crederci ma dopo circa 8 ore di lavoro l’ago va sostituito. So per certo che ci sono in giro macchine da cucire che sbattono su e giù dopo anni l’ago con cui sono uscite dalla scatola ma ciò non è bene. Cambiatelo spesso.
Infilate la macchina con il filo scelto per il progetto. Fate anche le spoline e magari fatene due perché sapete per certo che il fili sotto finirà a 8 centimetri esatti dalla fine dell’ultimo orlo. é scientifico.
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Punto 4 – fate le prove
Sui provvidenziali ritagli di tessuto che vi sono avanzati in fase di taglio del cartamodello fate tutte le prove che vi servono, per esempio: tensione del filo, spessore dell’ago, tipo e lunghezza del punto, cuciture particolari che avete in mente di usare come overlock, ribattiture o francese. Se temete di potervelo scordare tenete a portata di mano un quadernetto dove appuntare le impostazioni che avete scelto (utile se completate il lavoro in più sessioni perché in mezzo c’è da fare cena o da andare a traghettare qualche membro della prole in qualche centro sportivo, tipo…
Questi accorgimenti prevengono la maggior parte delle rogne che vi possono capitare durante il lavoro: ingarbugliamenti, filo che si spezza, punti che saltano, roba venuta talmente male da doverla scucire.. è anche qualche irrimediabile buco nel tessuto. Ovviamente la sfiga è sempre più fantasiosa di qualsiasi accorgimento che uno può prendere per prevenirla. Ma facciamo del nostro meglio.
Puoi avere il pdf della check list di tutte le operazioni da fare prima di cominciare a cucire per non pentirsene poi, da stampare e tenere iscrivendoti alla newsletter. Buon lavoro!
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Ciao cara, sei uno spasso ! Mi piace leggerti per come scrivi oltre che per cercare di migliorare il mio cucire …
Cao Marika! Le tue mail sono sempre illuminanti! Oltre che divertenti ! Sono una Pinterest dipendente: parto cercando come fare un vestito per la bambole e mi ritrovo a salvare cose tipo maglione a ferri in stile nordico. E io non so lavorare a ferri. E detesto i punti molli!!!! Comunque, grazie per le dritte che ci dai. Ho scaricato il download con successo. Un abbraccio.
Ciao Marika, ti leggo sempre volentieri… due risate fatte bene e qualche buon consiglio!
Quando cucio per me condivido molto il concetto “ottimizziamo i tempi o girerò mi mutande fino al 2024!” 😀 😀
Ciao Marika
Io non cucio, lo sai…non ancora, almeno…
Ti leggo perché mi diverto e ti voglio bene
E mi piacciono anche i commenti che ricevi, anch’io salvo su Pinterest le cose più improbabili, che se dovessi farle tutte non mi basterebbero 10 vite….
Ho scaricato con successo il pdf, magari chissà, un giorno…..
tanti baci!!!
Buonasera ! Come non trovo quel caxxo di pdf di quale mi parlavi nel mail penso che ci siano 2 validi motivi per non trovarlo : avevi ragione tu o il mio iPad si avvicina alla fine della sua lunga vita e si è dimenticato come si aprono alcuni allegati . Grazie …per il pdf,consigli e …divertimento . Sei mitica ???❤️