Caro Babbo Natale,
Immagino che sia un brutto momento quindi cercherò di non farti perdere troppo tempo, ma un paio di cose da chiederti le avrei.
Intanto premetto che non sono stata buona.
Però sono stata paziente, lungimirante, resiliente (che ho scoperto significhi affrontare le sfighe senza sbriciolarsi come un plum cake) e non ho ucciso nessuno. Direi che può andare no?
Sì, perché quest’anno avrei delle richieste che spero tu possa accontentare. Vado con la lista:
1) Prima di ogni altra cosa: vorresti, per cortesia, informare gli organizzatori dei millemila mercatini di Natale che infestano questi luoghi che il 15 di novembre non configura Natale e neanche Befana? Forse a te danno retta, anche se credo prevalga la necessita di ubriacare di Parampapoli questi derelitti turisti con il colbacco (anche se ci sono ancora 20 gradi “perché è natale e quindi fa freddo”);
2) Potresti informare i miei amici, che essendo amici dovrebbero aver capito da un pezzo, che non osino mandarmi un’altra zuccherosa catena o anche solo un paesaggio con la neve dove peraltro non si vede mai il mona (fesso, pirla, sciocco.. scegliere in base alla provenienza geografica) che spala, come se la mattina dopo non dovesse andare a lavorare nessuno!
3) Potresti dire poi al Nano, che anche se lo amo più di ogni altra cosa al mondo, non si farà l’albero prima dell’Immacolata e con il senso delle cose che vanno fatte, tipo la ceretta, ma con la consolazione del sentimento di liberazione e pulizia che proverò il 6 gennaio nel disfarlo. E che questa concessione-cedimento è motivata dal solo amore di madre;
4) Infine, vorrei un regalo per me, ma grosso grosso. Mi fai vincere il NO al referendum con annessa crisi di governo e maratona di Mentana? Credo proprio di essermela meritata.
marika
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Graaandeeeee!! ?
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