Stai pensando di migliorare la qualità del tuo cucito? La tagliacuci potrebbe essere lo strumento che ti serve per fare il salto di qualità. Anche se possiedi già una macchina da cucire, scoprirai presto che la tagliacuci è fondamentale quando si tratta di lavorare con tessuti difficili come maglina, lycra o pile. Questa guida esplora le differenze tra questi due strumenti e ti aiuta a capire se davvero ti serve una tagliacuci per i tuoi progetti di cucito creativo. Sei pronta a ottenere cuciture perfette e rifiniture professionali? Scopri come una tagliacuci può trasformare i tuoi capi fai da te in creazioni impeccabili.
Ti faccio leggere in anteprima il primo capitolo dell’eBook La Guida base (che più base non si può) alla Tagliacuci, in uscita il primo di ottobre.
ANTEPRIMA
Davvero ti serve la tagliacuci?
La tagliacuci è lo strumento che oggi ti manca per trasformare il tuo cucito di sussistenza (orli, rammendi, rari esperimenti sartoriali più o meno riusciti) in una attività proficua e di soddisfazione. Credimi, so di cosa parlo. Ovviamente mi rendo conto che per convincerti di questo forse dovrei argomentare un minimo ed ho intenzione di farlo in questo E-book dove cercherò di riprendere in mano, possibilmente con un filo logico, tutti i contenuti pubblicati sul blog produzionimproprie.com riguardo alla tagliacuci e di rispondere alle domande che mi sono state fatte negli anni. Ti avverto che non darò nulla per scontato e che quindi ti dovrai sorbire alcune informazione che magari ti sembreranno ovvie: il mio obiettivo è di accompagnare chi sta meditando l’acquisto di una tagliacuci e chi già la possiede ma non sa bene da che parte cominciare. Se cerchi una guida più avanzata vieni a trovarmi sul blog dove ti consiglio dei libri che forse fanno più al caso tuo.
E ora partiamo con la guida base, che più base non si può, alla tagliacuci.
Iniziamo dalla domanda fondamentale: ti serve la tagliacuci?
Metto in conto che potrei scoraggiarti, ma devi sapere che si tratta di una macchina complessa, che ha un costo non indifferente specie se non ci si vuole accontentare di un modello basico; richiede spazio per usarla e per riporla, filo e manutenzione e anche un po’ di impegno e di tempo per instaurarci un rapporto proficuo. Insomma, non è un gadget da comprarsi per sfizio.
Quindi per sapere se davvero fa per te ti devi porre innanzitutto alcune domande.
Hai la macchina da cucire? La sai utilizzare?
La tagliacuci non è una macchina “autonoma” da possedere in alternativa alla macchina da cucire. So che a chiunque la possieda già questa affermazione suonerà come una gigantesca ovvietà ma ti assicuro che più volte mi è stato chiesto se fosse meglio comprare, come prima macchina, una tagliacuci piuttosto che una macchina da cucire lineare.
Ribadisco quindi che la macchina da cucire è sempre e comunque indispensabile dato che può svolgere tutte le operazioni necessarie al confezionamento di un capo. La tagliacuci invece è uno strumento aggiuntivo che fa praticamente una cosa sola (con qualche minima variante che vedremo), però la fa estremamente bene.
Quindi se vuoi imparare a cucire e non hai ancora nessuna attrezzatura chiudi subito questo E-book e vatti a comprare una buona macchina da cucire, facci amicizia e torna a trovarmi tra un po’.
Passiamo alla prossima domanda.
Cosa cuci?
Orli, tende, pupazzi, cucito creativo in genere… puoi cavartela egregiamente con la tua macchina da cucire. Se ne senti il bisogno, puoi acquistare un set di piedini di ricambio che ti possono dare una grandissima mano per quei passaggi dove è necessaria un po’ di precisione, per ottenere risultati migliori sui tessuti difficili o per eseguire tecniche particolari.
Ma se vuoi farti i vestiti da sola, soprattutto se ti piace indossare tessuti morbidi, elasticizzati o tecnici ad un certo punto ti renderai conto che la macchina da cucire, anche con l’ago giusto e con il piedino apposito, non ti darà mai il risultato che vuoi. Smetti di incolpare la tua inesperienza e inizia mettere via i soldini.
Sono soprattutto due le ragioni che rendono la tagliacuci imbattibile su questo tipo di lavori: una di carattere estetico ed una prettamente pratica.
La ragione pratica sta nella sua inequivocabile superiorità nel trattare i tessuti “difficili”: maglina, viscosa, lycra, felpa e pile. La tagliacuci non teme nulla. Il particolare meccanismo di trasporto del tessuto è regolabile e permette di ottenere cuciture elastiche, senza onde né arricciature strane. Nel capitolo dedicato alla descrizione della tagliacuci ti spiego come funziona e come trarne il meglio.
La seconda ragione, che ho definito “estetica” ma non frivola o meno importante, sta nel nome stesso della macchina e nella sua capacità di eseguire alla perfezione il solo compito che le viene affidato: cucire (ovvero unire due pezzi di stoffa), rifinire nel contempo la cucitura rifilando i bordi e intrappolando quello che resta in un motivo di fili intrecciati. Un risultato pulito alla vista ed estremamente confortevole anche se indossato a pelle.
Se ami cucire maglie, leggings, intimo, costumi da bagno, abiti in jersey e abbigliamento sportivo, sono certa che ad un certo punto vorrai ottenere un risultato di questo tipo. Quello è il momento per comprare una tagliacuci.
Hai appena letto in anteprima il primo capitolo del manuale La Guida Base (che più base non si può) alla Tagliacuci che uscirà in formato PDF scaricabile il prossimo 1 ottobre.
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Ci risentiamo il primo ottobre.
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