Mi presento

Io prima di cucire non cucivo. A dire la verità non facevo nulla che non si potesse fare col computer.

Sono arrivata al cucito partendo da una idea di ecologia domestica, quotidiana e militante (e che a sua volta veniva da una certa idea politica, ma non ne parliamo che non è un bel periodo), dalla convinzione che riciclare fosse un obbligo, dall’esigenza di fare da se quante più cose possibile. Per me la macchina da cucire è venuta dopo la macchina del pane e il cucito è più vicino alla raccolta differenziata che alla creatività. Peraltro io non disegno, non suono, non canto, fatico a colorare dentro i bordi. Insomma negata su tutta la linea..

Però lo avevo visto fare. E mi sembrava tremendamente complesso: cartamodelli, imbastiture prove su prove. E incredibilmente noioso. Ho voluto cercare delle alternative. Nel 2016, quando ho cominciato questa cosa, alla ricerca di risorse, possibilmente gratuite, per cominciare a capirci qualcosa mi sono resa conto che i tutorial più semplici e qualche volta geniali erano tutti o quasi in inglese, mentre i blog e i canali Youtube italiani restavano legati a quella idea di sartoria classica che produce cose fantastiche, ma che non era assolutamente alla mia portata; che è assolutamente necessaria se una vuol farsi una giacca Chanel con un tessuto costosissimo ma per cucirsi una gonna con l’elastico in vita è davvero esagerata: come andare a comperare il pane con la Porche.
L’innata pigrizia mi ha spinto a cercare sempre il metodo più facile, a saltare i passaggi inutili, a imparare quante più tecniche possibile e ad applicare ad ogni progetto quella più adatta in base al costo, al tempo, alla voglia.

Sono qui per questo. Mi piacerebbe trovare una community di blogger e lettrici che condividano questo approccio pragmatico al cucito facile ma proficiente, per crescere insieme.
Non amo stare al centro del’attenzione quindi questo blog non contiene riferimenti diretti alla mia vita privata. Ma credo di dovermi presentare: mi chiamo marika e sono questa qui. Ma che non si sappia troppo in giro.

marika